2014年9月28日星期日

7 consigli utili per migliorare la connessione Wi-Fi di casa

Il Wi-Fi ormai è presente in ogni casa connessa ad Internet: troppo comoda l’indipendenza dal cavo, unita all’elevata diffusione di apparecchiature portatili in grado di sfruttare le reti senza fili; siamo ormai praticamente dipendenti da queste onde radio.
In molti casi però non è tutto rose e fiori! Munirci di modem/router o access point Wi-Fi è solo il primo passo, bisogna vedere come tali apparecchiature “coprono” il segnale  e spesso ci troviamo davanti ad una prima delusione: qualche stanza non è coperta dal segnale oppure in alcuni punti della casa è così debole da compromettere una normale navigazione.
In questa guida vi illustrerò 7 validi consigli per aumentare le prestazioni delle vostre reti Wi-Fi; la maggior parte di essi non richiede nemmeno una spesa extra, basta seguire i giusti accorgimenti; altri prevedono una spesa (comunque molto bassa) per risolvere brillantemente ogni problema e migliorare la connessione Wi-Fi da ogni punto di vista.

Riposizionare il router wireless

Il primo consiglio è il più banale: semplicemente spostate il router wireless. Idealmente è opportuno posizionare il router al centro dell’area di copertura desiderata, quindi se possibile piazziamo il router al centro della nostra casa; purtroppo non sempre la presa del telefono è abbastanza vicina per permettere cambi.
Se non avete altre prese telefoniche in loco o per qualsiasi altro problema c’è una brillante soluzione: comprare un Extender Wi-Fi. Questi dispositivi sono piccoli, economici ed efficaci: captano il segnale Wi-Fi di nostro interesse e ne estendono la copertura (Repeater). Uno dei migliori repeater è il TP-LINK TL-WR702N
Link Amazon | TP-LINK TL-WR702N (20€)
migliorare la connessione wi-fi

Utilizzare un solo standard wireless

Anche se gli standard wireless (802.11b, 802.11g, 802.11n e il futuro standard 802.11ac) sono retro-compatibili, si dovrebbe utilizzare un solo standard per il router e dispositivi Wi-Fi; solo così otterremo le migliori prestazioni e la migliore copertura del segnale.
Ovviamente dovremo utilizzare l’ultimo standard compatibile con il nostro router Wi-Fi, che supporta le più alte velocità e compre una zona più ampia (250 metri per l’802.11n).
migliorare la connessione wi-fi
Quindi dobbiamo sbarazzarci del formato “Mixed” delle nostre reti ed usare un solo protocollo, possibilmente 802.11n o 802.11ac. Ovviamente questa è una scelta dettata anche in base alle apparecchiature Wi-Fi di cui disponiamo: se abbiamo ancora dispositivi che supportano solo 802.11g, dobbiamo lasciare la rete Mixed per permettere a queste apparecchiature di collegarsi.
Se dovete cambiare router, il vecchio non buttatelo: potete impostarlo solo in modalità g (per fornire connettività ai dispositivi vecchi), lasciando al nuovo il compito di finirne connettività 802.11n o ac (per le periferiche compatibili).
La regola è: meglio due reti separate con protocolli diversi che una sola rete che supporta tutti i protocolli. Ovviamente cercate di impostare i due router su canali o frequenze diverse per evitare interferenze (possibilmente usate i 5GHz per i router compatibili).

Utilizzare la protezione WPA2

Nonostante tutti i protocolli supportino la crittografia, sui router N o AC è consigliatissimo utilizzare la protezione WPA2 con crittografia AES. L’utilizzo di protezione WPA o WEP con la crittografia TKIP ridurrà drasticamente la larghezza di banda e la copertura del segnale. La maggior parte dei router offrono la modalità mista WPA/WPA2, ma si dovrebbe usare se possibile solo WPA2; ovviamente dipende anche dai client che connettiamo (in questo caso quasi tutti i dispositivi da 8 anni a questa parte supportano WPA2-AES).
migliorare la connessione wi-fi
In casa dobbiamo usare la modalità Personal (PSK) che è più facile da configurare mentre le imprese dovrebbero utilizzare la modalità enterprise (RADIUS) che richiede un server di autenticazione esterno.

Cambiare il canale wireless

Cambiare il canale di trasmissione wireless potrebbe contribuire ad aumentare le prestazioni della nostra rete Wi-Fi, soprattutto se si dispone di reti vicine impostate sullo stesso canale o si verifichino improvvise interferenze da altri dispositivi elettronici. Possiamo controllare l’utilizzo del canale con un app per Android comequesta , ma si può semplicemente provare tutti canali per vedere quale è il migliore.
migliorare la connessione wi-fi
Per i router 2.4GHz (i più comuni), il canale 6 è quello impostato di default nella maggior parte dei casi: se abbiamo dei vicini con router simili avremo tante linee sul canale 6. Proviamo a cambiare il canale su 1, 11 o su altri canali non sovrapposti. Allontaniamo se possibile il router da forni a microonde o telefoni cordless (operano a 2.4 GHz sugli stessi canali del Wi-Fi).
Per router wireless N o AC a 5GHz, non si dovrebbe avere nessun problema di interferenza (per ora), in quanto sono molto meno diffusi.

Cambiare la larghezza del canale predefinito del router

Le velocità più elevate dei protocolli wireless N e AC possono essere raggiunte solo utilizzando i canali con larghezza di banda a 40MHz (occhio, ben diversi dai canali di trasmissione di cui abbiamo già parlato).
migliorare la connessione wi-fi
Per il wireless N (e probabilmente per il wireless AC, anche se è in standardizzazione la larghezza di 80 MHz, prevista per il 2015), il canale di larghezza predefinita impostata sui router è di 20MHz per retro-compatibilità.
È possibile accedere al pannello di controllo del router e delle impostazioni wireless per cambiare il canale della larghezza a 20/40MHz (per compatibilità con i vecchi dispositivi) o only 40 GHz.

Comprare un nuovo router

Se il router non supporta le ultime tecnologie o non permette di modificare le impostazioni consigliate in questa guidadobbiamo prendere in seria considerazione la sua sostituzione. Cerchiamone uno con lo standard wireless più recente, come 802.11n o 802.11ac.
Occhio anche a cosa acquistiamo: i router più economici potrebbero non impiegare tutte le tecnologie che quelli più costosi offrono (come MIMO, che aiuta ad aumentare la gamma di trasmissione e la velocità o supportare la banda di frequenza a 5GHz che è meno congestionata).
Come accennato in precedenza, considerate di tenere il router vecchio e di collegarlo in bridge a quello nuovo al fine di supportare i vecchi dispositivi Wi-Fi e con il nuovo connettere solo i nuovi dispositivi Wi-Fi. Ciò contribuirà ad aumentare le prestazioni wireless del nuovo router.
Ovviamente vi fornirò qualche consiglio per gli acquisti, in questo caso ben 3 consigli: uno per un router wireless (senza modem) e 2 per dei modem/router wireless.
Come router wireless consiglio il D-Link DIR-850L: completo (supporta anche il futuro standard 802.11ac in dual band fino a 1200 Mbps), piccolo e funzionale (ricorda da vicino i nuovi Mac). Offre anche una presa USB per connettere uno storage di rete ed offre il servizio Cloud di D-Link per il controllo da remoto delle periferiche connesse.
 D-Link DIR-850L (81 €)
Come router modem/router wireless consiglio il Netgear D6300: uno dei più potenti modem/router wireless con il supporto a 802.11ac.
 Netgear D6300 (138€)
migliorare la connessione wi-fi
Se invece non vogliamo spendere molto e ci accontentiamo del supporto al protocollo 802.11n abbiamo questa valida alternativa: TP-LINK TD-W8970. Dual band N a 300 Mbps, modem ADSL2+, due porte USB e ben 3 antenne per il massimo della copertura.
 TP-LINK TD-W8970 (50€)
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Aggiornare gli adattatori wireless su PC

Comprare un nuovo router che supporti i protocolli 802.11n o 802.11ac può contribuire ad aumentare le prestazioni, ma per sfruttare appieno questi standard è necessario aggiornare le schede di rete wireless di ogni computer agganciato alla rete. A seconda di quale slot il computer dispone è possibile aggiornare i computer con PCI, PCIe o utilizzare adattatori wireless USB. Altri dispositivi Wi-Fi come smartphone e dispositivi di gioco potrebbero non essere così facili da aggiornare, quindi se dovete acquistarne uno assicuratevi che abbia il supporto agli standard più recenti (almeno 802.11n).
Come adattatore wireless per PC o notebook consiglio il D-Link DWA-171; piccolissimo e potente!
 D-Link DWA-171 (35€)
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Hai un Macbook? Ecco come comportarsi per migliorare la durata della batteria

Ormai tutti i possessori di Macbook, specie chi lo possiede
da non molto tempo si chiedono quale sia il modo corretto di
caricare il proprio Macbook e come impostarlo per ottenere migliori
risposte dalla batteria. Bene in questo articolo cercheremo di dare
tutte le informazioni a riguardo.



Iniziamo con le nozioni generali di
ricarica:

  1. E sconsigliato tenere il portatile costantemente
    collegato alla corrente elettrica.
  2. E
    preferibile usare il portatile finché è carico per poi ricaricarlo
    al massimo. In questo modo i liquidi all’interno della batteria si
    mantengono in movimento.
  3. Se si usa il
    portatile raramente è consigliabile scaricarlo completamente una
    volta al mese.
  4. Se si prevede di non utilizzare
    il notebook per almeno sei mesi, Apple raccomanda di riporre la
    batteria con una carica al 50%. Se fosse completamente esaurita,
    infatti, potrebbe subentrare una condizione per cui la batteria
    potrebbe non essere più in grado di mantenere la carica. Se d’altro
    canto venisse stoccata a lungo con una carica al 100%, potrebbe
    verificarsi un deterioramento della capacità della batteria con una
    conseguente diminuzione dell’autonomia.
  5. Assicurasi di conservare il portatile e la batteria a una
    temperatura adeguata. I Macbook funzionano al meglio a temperature
    comprese fra 10 e 35 °C, mentre andrebbe riposto in luoghi con
    temperature comprese fra -25 e 45 °C.
Ora andiamo a
vedere come impostare i nostri Macbook per ottimizzare la
durata della batteria:
  • Risparmio Energia: Le
    opzioni in questo pannello (Preferenze di Sistema ->Risparmi
    Energia )variano a seconda del modello di Macbook e della versione
    del sistema operativo. In genere si consiglia di mettere il disco
    rigido in stop quando possibile; ridurre automaticamente la
    luminosità dello schermo prima che vada in standby; impostare i
    cursori dello stop di computer e display così da indurre lo standby
    del sistema o dello schermo più rapidamente.
  • Luminosità dello schermo:
    usando i tasti F1 (più scuro) e F2 (più chiaro), puoi abbassare il
    più possibile la luminosità del display, mantenendo così una
    visualizzazione ottimale e una durata della batteria
    superiore.
  • Prestazioni
    grafiche:
     i modelli di MacBook Pro da 15″ e 17″
    includono una funzione nel pannello Risparmio Energia che consente
    di regolare le prestazioni grafiche al fine di ottimizzare la
    durata della batteria.
  • Wireless
    AirPort:
     la tecnologia AirPort consuma energia anche
    quando non la stai utilizzando per collegarti a una rete wireless.
    Puoi disattivarla facendo clic sull’icona AirPort nella barra dei
    menu o nelle Preferenze di Sistema.
  • Bluetooth: lo stesso vale
    per la tecnologia Bluetooth, che consuma corrente anche quando non
    è in uso; disattivala per massimizzare la durata della batteria.
    Puoi disattivarla facendo clic sull’icona Bluetooth nella barra dei
    menu o nelle Preferenze di Sistema.
  • Applicazioni: chiudi le
    applicazioni quando non le usi, in particolare quelle a maggior
    impatto grafico, come i giochi 3D e le applicazioni di iLife o
    quelle professionali.
  • Periferiche: i dispositivi
    elettronici come le stampanti e le fotocamere digitali possono
    attingere energia dalla tua batteria anche quando non li usi.
    Scollega le periferiche ed espelli CD e DVD quando non ti
    servono.
Vediamo ora come
effettuare un test della batteria.
 La durata della
batteria varia a seconda del modello di portatile, delle
impostazioni precedentemente viste e dell’utilizzo. Per le attività
produttive meno intense, come inviare e-mail e navigare sul web, si
possono contare un massimo di ben 10 ore di autonomia con una sola
carica sul MacBook Pro 13″ (metà 2010). Puoi monitorare lo stato
della tua batteria dal menù in alto a destra alla sinistra
dell’orologio. Seguendo questi consigli ci dovremmo aspettare una
vita più lunga della nostra batteria.

Aumentare la durata della batteria su Notebook e Smartphone

PROLUNGARE LA DURATA DELLA BATTERIA SU NOTEBOOK E SMARTPHONE
Partiamo dalla premessa che le batterie moderne non soffrono del cosiddetto “effetto memoria” e quindi, in teoria, possono essere caricate quando lo si vuole senza attendere che si scarichino del tutto. Ma andiamo a vedere nella pratica come trattarle per prolungare la loro durata, senza magie, ma solo seguendo alcuni accorgimenti.
Le batterie dei Computer Portatili:
Anche se usiamo il Notebook a casa e con la presa di corrente NON dobbiamo pensare mai di rimuovere la batteria e conservarla.
Questo per due motivi:
1) In qualsiasi abbassamento di tensione o problema alla rete elettrica verrà colpita prima la batteria (se inserita) facendo da scudo per i componenti interni del computer che costeranno di più del cambio di batteria stessa se si dovessero bruciare.
2) Se la batteria non viene mai utilizzata, e quindi niente carica e scarica, perde la sua efficenza. Con il tempo non sarà ormai buona anche se non la avrete più utilizzata. Sono tarate per determinati cicli di scarica completa e ricarica, e non si può sfuggire a questo.
Come trattarla allora se utilizzo il pc collegato nella rete elettrica a casa?
- Se il pc è acceso e lo state utilizzando, esso nel frattempo ricaricherà anche la batteria. Noi andremo a staccare l’alimentazione non appena la carica arriva all’80%. Utilizzeremo ancora il pc fino a quando non scenderà al 50% di carica residua, quindi lo ricollegheremo alla rete elettrica di nuovo fino all’80%, e cosi via.
Come caricare la batteria da spento?
- Discorso diverso se dobbiamo metterlo in carica da spento, e quindi senza utilizzarlo. Non fare scendere la batteria preferibilmente mai al di sotto del 25%. Quindi metterlo in carica fino al 100%. Quante ore? Non è importante giusto perche da spento una volta arrivato al 100% il pc non caricherà più. (ovviamente non tenerlo attaccato per più di 9 ore).
Tutto questo per avere un equilibrio, far scaricare completamente la batteria sempre porterà a farle perdere di efficenza, al contrario caricarla spesso la stresserà portandola ad una velocità di scarica maggiore. Quindi, non la faremo scendere mai al di sotto del 25% e la faremo caricare fino al 100% da spento. Da acceso invece appena arriviamo al 50% mettiamo in carica fino all’80%, per poi staccare di nuovo l’alimentatore, e cosi via.

LE BATTERIE DEGLI SMARTPHONE
Vale lo stesso discorso di sopra: non stressare ne far perdere efficenza alla batteria. La differenza che lo smartphone sta sempre acceso ed è sottoposto a continuo utilizzo, quindi dobbiamo metterci un po più di attenzione.
Ecco alcune regole sul come caricare la batteria degli smartphone o dei tablet:
1) Non far scendere mai la carica residua al di sotto del 20%, e metterlo in carica fino al 100%, nel frattempo non va utilizzato. Quindi niente giocare con il telefono mentre è sotto carica! Attendere il completamento.
2) Si può caricare tranquillamente anche da acceso, anzi alcuni smartphone moderni appena collegati al caricabatterie si riaccendono da soli.
3) Ogni tanto far caricare la batteria con lo smartphone collegato al pc tramite cavo USB è molto salutare, in quanto gli arriva una carica più lenta e stabile. Ma solo ogni tanto, non è necessaio sempre.

4) Se vi sembra che la vostra batteria si scarichi troppo velocemente rispetto al solito, fatela scaricare completamente e mettete il cell in carica tramite usb con il pc (acceso ovviamente). Questo procedimento ripetetelo per 3 volte. Se non si riprende ha perso efficenza o con un utilizzo scorretto o semplicemente sta terminando il suo ciclo di vita.

Consigli utili:
- Non usate batterie cinesi o maggiorate. Solo quelle originali. Stesso discorso per il caricabatterie.
- Eliminate le app che non usate, riducete all’indispensabile le app che lavorano in background disattivando la ricezione delle notifiche di quelle che non vi interessano.
- Smartphone cloni e cinesi vi abbandoneranno quanto prima a livello batteria, grazie ai loro componenti di dubbia qualità. Possono essere anche con CPU a Quadcore, bisogna vedere che tipo di CPU è poi….
- Il Wifi riscalda meno il cellulare rispetto alla rete dati, preferitelo ad essa. Se usate la rete dati solo per ricezione di notifiche e email potete impostare come rete “Solo 2G” , la navigazione risulta più lenta ma non riscalda il cellulare e di conseguenza non ciuccia batteria.
- Su Android non usate inutili app che promettono aumento di durata della batteria.

10 Consigli per allungare la vita della batteria del portatile

Dopo mesi di utilizzo intenso quasi tutti ci accorgiamo che la durata della batteria si è notevolmente, a volte drasticamente ridotta. Eppure abbiamo speso tanti soldini all'acquisto del portatile ed adesso non possiamo farne molto uso se non perennemente attaccati alla presa.

Partiamo col dire che ormai i portatili sono visti come delle vere e proprie alternative ai desktop e quindi i costruttori puntano ad aumentarne le prestazioni senza però adeguar le batterie. Acquistar un portatile di una buona marca ci permette quasi sempre di avere un'ottima batteria, ma non di garantirne un'adeguata durata.

Al momento dell'acquisto verificate di che tipo di batteria è fornito il portatile, 4-6-8 o più celle e consultate magari la rete alla ricerca di qualche recensione in cui è riportata la durata effettiva della batteria, non sempre quella dichiarata corrisponde (più o meno come avviene nei consumi dichiarati dalle case automobilistiche).

Ad acquisto fatto non ci resta che cercar di ottimizzare la resa della nostra batteria, per far ciò ecco 10 utili consigli:

1. Carica della batteria
Le moderne batterie agli ioni di litio non soffrono dell'effetto memoria, ovvero non devono esser per forza scaricate o caricate completamente ogni volta, ma ricordiamoci così come avviene per i cellulari, la prima carica facciamola durare una decina di ore. Le  cariche successive di un  notebook non dovrebbero superare le 3 ore. Quindi non lasciare in carica troppe ore la sua batteria. E' perfettamente inutile. L'indicatore luminoso della batteria ci aiuterà a capire quando la batteria è completamente carica.

2. I tre cicli di carica
Non allarmiamoci se nei primi utilizzi la batteria non rende come sperato. Mediamente ci vogliono tre cicli di carica completi affinchè la batteria dia le prestazioni migliori.

3. Stacchiamola a pc spento
Togliere e mettere la batteria è davvero semplice, ma evitiamo se possibile di farlo a pc accesso. Gli sbalzi di tensione potrebbero rovinarla.

4. Conserviamola quando non necessario
Se abbiamo la possibilità di lavorare sfruttando l'alimentazione elettrica non lasciamo inserita la batteria, ma conserviamola in un luogo fresco e asciutto.

5. Puliamo i contatti
I contatti della batteria col tempo potrebbero incrostarsi diminuendone l'effetto. Acquistiamo un prodotto adatto alla sua pulizia. Per la parte in plastica basta anche un panno imbevuto d'alcool.

6. Scarichiamola completamente
Ogni due o tre mesi (o in base all'utilizzo che ne fate) scarichiamo completamente la batteria prima di rimetterla in carica. In pratica usiamo il pc finchè quest'ultimo non si spegne.

7. Usiamo il "Risparmio energia"
I sistemi operativo dispongono della modalità a Risparmio energia per prolungare la durata della batteria durante l'uso. Impostiamola riducendo al minimo gli sprechi. Abbassiamo la luminosità dello schermo, disattiviamo eventuali schede wifi o bluetooth, se non necessarie, ed eventuali dispositivi collegati come penne usb o altro.

8. Usiamola per lavorare
Mentre siamo la batteria evitiamo di giocare o vedere un DVD, queste operazioni richiedono molte risorse e quindi maggior consumo energetico.

9. Calibrazione e rigenerazione
Dopo del tempo una ricalibratura della batteria può aiutare ad allungarne la durata. Esistono software come Battery Doubler  per la calibrazione. In casi più estremi la rigenerazione fai da te può farci risparmiare parecchi soldini rispetto alla sostituzione.

10. Mettersi l'anima in pace
Le batterie hanno una durata prefissata per quanti sforzi possiamo fare primo o poi sarà inutilizzabile.

20 consigli per aumentare la durata della batteria dei portatili

Se amate portare il vostro laptop in giro per la città, vi sarete resi conto che la carica della batteria è l’elemento cruciale quando vi trovate impossibilitati nell’alimentare il portatile tramite corrente elettrica. In un bar, pub, in auto o in treno, sia per lavoro che per puro divertimento, la vostra batteria è l’unica cosa che segna la differenza tra “continuo a lavorare” e “…mo che faccio?”
Ecco 20 utili consigli non troppo banali per aumentare la durata della batteria dei vostri portatili:
1 – Frammentazione: La deframmentazione del disco aiuta ad organizzare i dati in modo più efficiente e rende così i movimenti della testina meno rapidi e continuativi, consentendo di accedere ai dati necessari risparmiando energia. Anche se la batteria durerà un solo minuto in più, il vostro computer risulterà comunque più efficiente e caricherà più velocemente applicazioni e file, risparmiando quindi del tempo perso. Consiglio Auslogics Registry Defrag.
2 – Monitorare l’utilizzo delle risorse: Più processi attivi, richiedono sia più memoria sia un maggior consumo di energia. Chiudere le applicazioni non necessarie può rivelarsi un ottimo consiglio. Controllate l’utilizzo delle risorse attraverso un “Ctrl-Alt-Canc” (Task Manager) e, se non connessi ad Internet, chiudere programmi in esecuzione nella barra delle applicazioni come antivirus e firewall. Ricordate inoltre di eliminare i programmi non necessari in esecuzione all’avvio del PC. Spostatevi quindi in “Esegui” (Win+R) e battete il comando “Msconfig” senza virgolette. Spostatevi in “Avvio” e deselezionate i programmi che non si desidera avviare con Windows. Riavviare il computer.
3 – Mettere in pausa le operazioni pianificate: Se il vostro antivirus, o un altro programma, vi segnala l’avvio di un’operazione pianificata mettetela subito in pausa o arrestatela del tutto. Una scansione approfondita o un controllo del disco, spreca carica utile. Potrete riavviare il processo quando collegati ad una presa di corrente.

4 – Scollegare i dispositivi esterni: I dispositivi USB hanno bisogno si esser alimentati della batteria. Scollegate o disabilitate temporaneamente tutti i dispositivi USB come mouse, iPod, PC card, Wi-Fi, altoparlanti esterni o Bluetooth.
5 – Rimuovere eventuali CD o DVD: Soprattutto se non si intende usare un CD o DVD, rimuoverlo dal drive può far durare di più la carica della batteria. Un CD che gira a vuoto spreca energia inutile.
6 – Meglio l’HD del CD: Se avete bisogno di accedere a dati presenti in CD, spostateli nel vostro HD e rimuovete il supporto. Risparmierete energia.
7 – Diminuire la luminosità: Ridurre la luminosità del display è fondamentale per aumentare la durata della vostra batteria. Calibrate la luminosità al livello più basso o comunque ad un livello inferiore al massimo che possa comunque permettervi di lavorare senza problemi.
8 – Evitare l’uso di software multimediali: Se non necessario evitate l’utilizzo di software multimediali per ascoltare musica o guardar film. Fare una di queste operazioni, o giocare, consuma un’elevata quantità di energia. Utilizzare delle cuffie permette di risparmiare notevolmente energia rispetto all’alimentazione dell’intero sistema audio incorporato nel PC.
9 – Disabilitare lo screensaver: Se il vostro computer molto spesso rimane solo, disabilitate lo screensaver. Questo consuma risorse inutili. Meglio salvare la sessione in memoria.
10 – Impostare il risparmio di energia: Fate almeno una volta un salto nelle “Opzioni risparmio energia” presenti nel menù “Pannello di controllo”. Sia XP che Vista (Su Vista spostavi in “Sistema e Manutenzione”) sono dotati di avanzate funzioni per la gestione della batteria: Potrete far spegnere il monitor o il disco rigido dopo intervalli specifici e settare un utilizzo minore delle risorse.
11 – Meno risorse grafiche: Funzioni quali Aero consumano elevate quantità di energia. Quando lavorate con il vostro laptop e non siete collegati a corrente elettrica è bene disabilitare sia la Sidebar che l’effetto Aero. Per i punti 10 e 11 vi consiglio l’utilizzo del programma Vista Battery Saver.
12 – Ibernate il computer o salvate la sessione in memoria quando non utilizzate il laptop.
13 – Meno programmi aperti: Per aumentare la durata della batteria tenete aperti solo uno o due programmi contemporaneamente. Troppi programmi non utilizzati consumano risorse.
14 – Evitare la polvere: Un computer portatile che non respira genera più calore e riduce la durata della batteria. Pulite l’aria di ventilazione regolarmente per mantenere bassa la temperatura di funzionamento e per far si che l’aria possa circolare liberamente.
15 – Troppo caldo fa male: Il calore uccide una batteria lentamente ma inesorabilmente. Evitare di lasciare il portatile sotto la luce diretta del sole.
16 – Evitare l’effetto memoria: Ricordate che se una batteria ricaricabile NiCd o NiMH viene caricata più volte prima che sia del tutto scarica, la batteria stessa “dimentica” di avere una capacità maggiore rispetto a quella che è stata fornita. Scaricata quindi completamente prima di ricarcarla. Le batterie al Litio sono invece del tutto immuni.
17 – Aggiornate software e driver: Sembrerà stupido, ma i più recenti driver e software sono spesso progettati per essere più efficienti e per ridure l’utilizzo di risorse.
18 – Scollegate la batteria: Quando lavorate collegati alla corrente elettrica e quando la vostra batteria è carica, scollegatela. Potete anche rimuoverla a PC acceso ma questo deve essere naturalmente alimentato da una presa di corrente.
19 – Conservare la batteria: Se decidete di conservare la batteria per lunghi periodi, riponetela al fresco con una carica non inferiore al 40%
20 – Utilizza il caricatore corretto: Assicuratevi che l’adattatore utilizzato per caricare la batteria portatile è originale o compatibile con le specifiche tecniche. Un disallineamento in potenza potrebbe causare un sovraccarico danneggiando il computer portatile e la batteria.